domenica 19 aprile 2009

Trenitalia: il caso Frecciarossa

Vi ricordate la pubblicità, ormai martellante, che da giorni invade i palinsesti televisi: Trenitalia Frecciarossa: Roma-Milano a partire da 33 euro?
Beh come sempre non è tutto oro quello che luccica, soprattutto quando a parlare è la solita pubblicità ingannevole.
Sembra, infatti, che il prezzo del biglietto non sia sempre e comunque di 33 euro, da come si evince dalla pubblicità, bensì sia soggetto a tre categorie di sconto previste così definite:

  • Super, con sconti che arrivano al 60%;
  • Special, con sconti che arrivano al 30%;
  • Premium, con sconti che arrivano al 15%;

  • Si ha diritto allo sconto Super (-60%) acquistando il biglietto almeno un mese prima della partenza; non è ammessa alcuna riduzione, alcun cambio prenotazione o biglietto, non è previsto alcun rimborso.
    Lo sconto Special (-30% ) è offerto a chi acquista il biglietto almeno 15 giorni prima della partenza; sono ammesse riduzioni solo per i ragazzi, non è possibile alcun cambio prenotazione, è permesso cambio biglietto fino a 24 ore prima della partenza (però con un forte aggravio del costo), è previsto il rimborso fino a 24 ore prima della partenza, con il pagamento del 20% del costo.
    Il Premium (-15%) è applicabile agli acquisti di biglietti ferroviari con almeno 7 giorni prima della partenza; sono ammesse riduzioni solo per i ragazzi, è possibile il cambio prenotazione, è permesso cambio biglietto fino alla partenza (sempre con un forte aggravio del costo), è previsto il rimborso prima della partenza, con il pagamento del 20% del costo, ed anche dopo, con una trattenuta del 50%.

    Oltre a tutto questo, poi, Trenitalia riserva un'ulteriore fregatura. Infatti, non tutti potranno godere dello sconto, ma solo quelli che riusciranno ad accaparrarsi i 250.000 biglietti messi in offerta ogni mese a prezzi scontati.

    Quindi, miei cari viaggiatori, state ben attenti, perchè le fregature sono sempre dietro l'angolo in un paese dove vige la regola: "Fatta la legge, trovato l'inganno!".

    E per chi non ci credesse, leggete pure qui

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