mercoledì 9 giugno 2010

Tasse occulte

Più pane e figa per tutti...ehm volevo dire: tutto più efficiente e senza far pagare tasse a nessuno. Slogan già sentito, vero? Bene nuova normativa sui rifiuti. I privati non pagano nulla, ma i professionisti per smaltire rifiuti devono iscriversi a delle organizzazioni per lo smaltimento dei rifiuti (organizzazioni che dipendono dal tipo di progessionista: commerciante, produttore, ecc). Quindi se ieri per smaltire dei rifiuti si andava in comune portando i suddetti rifuiti, oggi devi essere iscritto all'albo dei trasportatori per trasportare dei rifiuti e una volta che li scarichi al comune devi essere iscritto ad un'organizzazione per lo smaltimento. Ma di cosa stiamo parlando? Di nient'altro che tasse occulte. Ovvero per essere iscritto all'albo dei trasportatori o per essere iscritto alla giusta organizzazione (a stampo mafioso) per lo smaltimento dei rifiuti bisogna pagare (noooo??? non l'avrei mai detto). Perchè i comuni non lo fanno e lasciano che questa imcombensa sia a carico dei piccoli esercenti/professionisti. E se li utto in discarica quando non mi vede nessuno? Devi sperare che non ti veda nessuno, altrimenti le pene arrivano fino alla galera. E tutto questo per un servizio che dovrebbe fare lo stato con i suoi organi territoriali. Tutti più felici, no?

lunedì 17 maggio 2010

report: tronchetti provera spione

Eccoci di nuovo qui, con il nuovo sensazionale scandalo del "giorno" beh in effetti che è saltata fuori questa storia è un pò di tempo, ma finalmente report, una delle poche trasmissioni serie in questo paese, ha gettato un pò di luce sull'argomento. Pare che il tronchetto della felicità, come viene soprannominato da Beppe Grillo, abbia fatto spiare delle persone, il condizionale (o congiuntivo trapassato? ..ma sì facciamo un bel futuro anteriore e via) è d'obbligo visto che il processo è ancora in corso. Tra gli spiati c'erano un pò tutti quelli che contano, da politici a imprenditori, fino un povero piccolo pensionato azionista telecom reo di essersi stufato dei soliti casini che le compagnie telefoniche fanno con l'adsl e di aver mandato una letteraccia al tronchettone nazionale minacciandolo di far scoppiare un casino se non gli mettevano a posto l'adsl. Il tronchettone evidentemente spaventato da quello che il povero malcapitato poteva dire, l'ha fatto spiare. Per un giorno, eventualmente, poterlo ricattare se avesse deciso di rivelare i misteri di cui era a conoscenza. Ebbene storia vecchia, già sentita, ecc...E allora? Beh questo post è un test delle mie capacità pirla-normali. Voglio, infatti fare una previsione. Prevedo che alla fine del processo il tronchettone nazionale verrà assolto per un cavillo legale, magari in Cassazione. Non ci credete? Staremo a vedere! Qualcuno con una buona memoria mi ricorda, per favore, quanti sono i politici, di qualsiasi schieramento, che una volta scoperti hanno scontato in carcere le pene comminate dal giudice per i reati commessi? Il carcere è per i delinquenti come voi che pagate le tasse, non per le persone per bene come il galantuomo di questo post! Bacio le mani

domenica 16 maggio 2010

Rai: ti prego!

Cara mamma rai, televisione pubblica di questa repubblica, visto che contribuisco (contro voglia) anche io a pagare il vostro stipendio, ti prego ti prego ti prego capisco l'informazione di propaganda, capisco che paghiamo un canone malgrado trasmettiate la pubblicità, capisco anche abbiate scimmie al posto di giornalisti, capisco perfino che in uno stato laico abbiamo ogni domenica la santa messa su la prima rete e capisco addirittura che al telegiornale spacciate "don Matteo", o "Nonno libero" per informazione, o i gossip sulla casa reale...(daltronde si sà: lo spazio per le notizie è fisso, se non hai nulla di intelligente da dire, qualcosa bisogna pur dire lo stesso, no?), ma almeno è possibile togliere questi tre deficienti dallo schermo fino alla fine dei loro giorni?




Grazie!

martedì 4 maggio 2010

Scajola si dimette

Scajola si dimette perché hanno complottato contro di lui! Infatti gli hanno pagato una casa a sua insaputa con assegni circolari, consegnati da lui stesso ai cessionari. A chi non è mai capitato un complotto del genere? E' una storia di tutti i giorni; infatti tutti i giorni cercano di mettermi degli assegni circolari in mano per farmi comprare degli immobili e mi tocca dire: «basta, basta! Non la voglio comprare una casa con i tuoi soldi, la vuoi capire?!?!?!»
Ovviamente gli alleati hanno anche il coraggio di difenderlo. Siamo l'unico paese al mondo. Non ho parole. Col senno di poi era meglio dichiarare l'infermità mentale. Molto più credibile.

Commissariata sanità del veneto

Il ministro Zaia è stato nominato commissario per la sanità in Veneto. Il motivo del commissariamento sembra essere, malgrado la qualità del servizio offerto, il costo eccessivo del servizio. Ma nessuno ci ha detto quanto ci viene a costare lo stipendio del commissario, insomma è come buttare benzina sul fuoco. Il commissariamento è uno dei modi puliti di pagare "extra" a questo o a quel politico, così come è avvenuto per anni in Campania, dove Bassanino è stato per anni commissario senza risolvere alcun problema. Tra dieci anni la regione Veneto sarà ancora commissariata? Staremo a vedere. Un altro modo di pagare extra per quei manageeeeer rampanti che tutto il mondo ci invidia è quello di farli diventare membri del CdA (Consiglio di Amministrazione) di qualche società. Dunque avete una società e volete lottizzare un qualche bello scorcio di questo bistrattato paese? Bene, assumete qualche politico nel CdA della vostra società, ripartite un pò d'utile e qualche premio produzione extra et voilà. Evidentemente lo stipendio da ministro non è sufficiente per campare oggi...e d'altronde con acquisti onerosi, come quelli di Scajola, è normale che uno stipendio non basti. Quindi smettetela di parlare di crisi, stupidi pezzenti!

giovedì 25 marzo 2010

Europa unita? Cartelli stradali

In questo articolo faccio notare a chi non sia mai uscito dai confini nazionali, che in una federazione di stati come l'europa, ciascuno alla fine fa un pò come gli pare. Se domani posso prendere la macchina e andare in Belgio, Danimarca, Francia, Germania, ecc.. beh allora sono autorizzato a circolare in ciascuno di questi stati? Sì. Ma allora se sono libero di circolare ci devono essere delle norme comuni, limiti uguali, segnaletica internazionale uguale per tutti? No. Questa anomalia è stata notata da chiunque sia andato all'estero e la cosa, malgrado sia di per se insignificante, è più che altro folcloristica ad una prima occhiata. Infatti passando da uno stato ad un altro si vedono cambiare i cartelli, al variare dei volti delle persone (in fisica il famoso: Δ c/Δ v), gettando all'inizio gli automobilisti nel panico trovando per la terza volta il cartello dell'uscita "ausgang". «Oh sta Ausgang è ovunque in Germania, sarà una cittadina molto grande». «Strano non ne ho mai sentito parlare». Ma al di là dei problemi linguistico-geografici dei malcapitati turisti "del" caso ("per" non si può usare. È ®), subentrano tanto per cambiare questioni economiche. Sì, sempre lì vado a parare. Infatti è noto che se passi in Svizzera, pensando che, come in Italia, la massima velocità consentita in autostrada sia 130 Km/h; beh riceverai una salata sorpresa ad aspettarti al tuo rientro a casa. Infatti sulle semi-autostrade svizzere (evidenti per via del fatto che le corsie sono tratteggiate a metà e se ne può usare solo una metà. Infatti l'altra è riservata alla transumanza) la velocità massima consentita è di 100 Km/h. Va bene, ma la svizzera non fa parte dell'europa. Certo! Ma questo principio è valido in qualunque stato e non solo sulla velocità. In Germania la velocità in autostrada è al massimo di 160 Km/h, eccetera..Insomma paese che vai cartelli che trovi...quando li trovi.
Alcuni link:

Europa unita? Università in Italia

Ecco il secondo articolo della serie: «europa unita?». In questo articolo vi sottoporrò un ulteriore caso di particolarità in Italia e in europa visto che ne facciamo parte. Se l'europa è unita e se, oltre all'abbattimento dei dazi doganali e delle frontiere, abbiamo permesso la libera circolazione delle persone, beh allora io oggi mi laureo qui in Italia, supponiamo a Parma, e domani vado a lavorare in Danimarca con la garanzia che il mio titolo di studio (universitario) è riconosciuto. Ossia non avviene che in Italia sono il dottor Pirlotto Pirlottoni e in Danimarca sono un pirlotto qualunque. Benissimo, ma se il principio vale a livello europeo allora come minimo dovrà valere a livello nazionale, giusto? No! Infatti se oggi voi vi laureate ad esempio ad una laurea triennale a Parma e decidete di trasferirvi a Roma per effettuare la specialistica, dovete andare a questuare. Questuare cosa? Questuare la conferma degli esami sostenuti. Sì perché l'università «destinazione», l'università di Roma nell'esempio, è libera di dirvi qualcosa del tipo: «sì ma noi qui, nell'esame "cazzologia applicata", facciamo anche "teoria e tecnica del nulla", mentre lei ha fatto "cazzeggio sfrenato" che noi abbiamo invece nell'esame "cazzologia applicata 2"». E quindi? «...e quindi per essere accettato dovrà sostenere nuovamente il nostro esame, mettendosi d'accordo con il professore di "cazzologia applicata" per capire se l'esame lo deve fare da zero, oppure sarà così buono da farle sostenere solo la parte di programma che lei non ha già fatto». Qualcuno di voi dirà: «beh ma sei proprio uno spacca-maroni, uno che si attacca al puntiglio, alla regola. Alla fine devi solo sostenere un'esame in più di quelli previsti...». Eh no! Perché al vaglio di Osiride, la divinità che controbilancia con una piuma la lista degli esami che avete sostenuto, non c'è un solo esame del triennio, bensì tutti! Quindi alla fine del vaglio potete trovarvi con decine di esami da sostenere nuovamente (è successo a persone che conosco). Dunque libera circolazione delle menti, ma non tra università diverse, così se per caso ti fossi accorto che nella tua università X l'insegnamento è pietoso, ti scoraggiamo ad andare nell'università Y, a meno che tu non voglia fare due lauree in una. Cioè ma alla fine io non ero laureato? E mettersi d'accordo con il professore cosa significa? Che non c'è una regola? Se quindi mi presentassi di fronte a 10 professori diversi, potrei avere ipoteticamente 10 trattamenti diversi...Insomma nel paese in cui le regole non piacciono e in cui ciascuno si scava una nicchia di potere personale per poter assoggettare gli altri sbattendosene delle regole, ecco un'altra casta a cui inchinarsi e chiedere «è permesso?»